di Massimiliano Capo
VITERBO - A me il Capodanno non mi ha mai fatto impazzire.
Cioè, Natale sì e Capodanno molto meno.
Forse ha a che fare con la timidezza, con la difficoltà adolescenziale a sentirsi all’altezza degli altri ma insomma io a Capodanno mi sono sempre sentito un po’ fuoriposto.
Tipo che tutti sanno dove andare e poi hanno la fica e ogni cosa è programmata per passare la serata più bella di tutto l’anno e io invece non sapevo mai cosa fare.
Cioè, avrei voluto saperlo ma niente.
Niente ragazzina dai capelli rossi. Niente locale. Niente programmi.
E anche se le cose col tempo sono cambiate alla fine mi è rimasto il retrogusto amaro di una festa che non mi ha mai fatto sentire protagonista.
Quindi, anche se questa è l’ultima cartella del 2014, io del Capodanno non parlerò: piccola vendetta dopo anni di inutili sofferenze.
Però non posso nemmeno far finta di nulla: i social sono pieni di piccoli video che sintetizzano in un minuto un anno di vita di milioni di utenti e per strada, quando ci si incontra, ci si chiede tutti cosa faremo la sera del 31.
Ecco, nei giorni scorsi mi è arrivato il calendario di Frate Indovino, a ricordarmi che l’anno sta finendo e che, tempo qualche giorno, un nuovo anno inizierà.
Io adoro il calendario di Frate Indovino. Lo seguo su Facebook, lo leggo avidamente e a meta gennaio sono già arrivato a leggere il dicembre successivo.
Lo adoro per la grafica immutabile nel tempo. Per i consigli pratici. Per il tono sempre sereno e sorridente della riflessione sul mondo che propone.
Mi piacerebbe conoscere chi lo scrive. Chi lo impagina. Chi lo compone in tipografia.
Fosse anche un algoritmo a distribuire tutto randomicamente per le 12 pagine, io vorrei conoscere chi lo ha inventato. Chi lo aggiorna. Chi ha il piacere di inventare tutte le storie che ci sono dentro.
E quel frate rubizzo e con la barba candida che sorridendo ci guida.
Niente a che vedere col dio cattivo e noioso appreso andando a dottrina della canzone di Luca Carboni.
Questo è un dio caldo e fraterno, che ha una parola buona per tutto e che a me ricorda la cucina di mia nonna e le altre stanze tutte uguali della case delle vicine.
Ricorda l’odore dei pranzi, del ragù, delle salsicce sul fuoco e delle braciole grasse che andavano a insaporire il panonto (così lo chiamavano).
Insomma, sa di casa. E visto che oggi, domenica (scrivo di domenica), si festeggia la Santa Famiglia, mi pare che il cerchio si chiuda magicamente come piace a me.
E, come dice la Selbmann, ognuno ha la sua e io le festeggio tutte. Ma tutte proprio.
Poi c’è un’altra cosa che, anche se non amo il Capodanno, mi piace di questo periodo: sono le liste delle cose più belle, fiche e di merda dell’anno appena trascorso. Le trovate ovunque e io le vado cercando in maniera compulsiva e riguardo ogni argomento possibile: dai libri ai dischi, dai bulloni ai trapani da banco.
Ogni testata, blog, sito, profilo, produce elenchi più o meno motivati, meglio o peggio argomentati e io sono pazzo delle liste.
L’ho già scritto e non mi ripeto. E dicembre è un orgasmo continuo per noi feticisti degli elenchi di qualunque cosa.
E allora ho provato a buttare giù anche il mio di best of diviso per categorie.
Libro più bello dell’anno: Dimentica il mio nome di Zerocalcare
Disco più bello dell’anno: Ora dal Vivo di Gigi D’Alessio
Film più bello dell’anno: Don Camillo e Peppone (tutti)
Serie Tv più bella dell’anno: Don Matteo
Gioco più bello dell’anno: Osmo
Accessorio più bello dell’anno: il Poncho di Ermanno Gallamini
Scarpa più bella dell’anno: Red Wing Shoes
Piatto più buono dell’anno: Tempura Soba
Modella più bella dell’anno: GiorgiaPunk
Amore di sempre: la ragazzina dai capelli rossi
Ricetta dell’anno: il minestrone (passato) di Mamma Silvana.
Eccolo.
Ingredienti:
Cipolle 2
Carote 2
Zucchine 2
Prezzemolo tritato 1 ciuffo
Patate 2
Basilico 4-5 foglie
Aglio 1 spicchio
Sedano 2 gambi
Pomodori 300 g
Parmigiano reggiano 2 croste
Pancetta tesa affumicata
40 gr Fagioli borlotti
200 gr
Zucca 200 gr
Porri 150 g
Cavolfiore 150 g
Piselli 200 g
Sale q.b.
Pepe macinato a piacere
Acqua q.b.
Olio q.b.
Iniziate lavando e sbucciando tutte le verdure.
Quindi sbucciate patate e zucca e riducetele a cubetti, fate lo stesso con le zucchine, tagliate a listarelle i porri e a cimette il cavolfiore.
Tritate finemente le carote, il sedano, la cipolla e l’aglio e metteteli a soffriggere in un tegame capiente con dell'olio extravergine d'oliva. Quando le verdure saranno appassite aggiungete la pancetta tesa e fatela rosolare e poi aggiungete tutte le verdure precedentemente preparate e tagliate a cubetti, i piselli e i fagioli borlotti e fateli rosolare per insaporirli.
Coprite quindi il tutto con acqua fredda e portate a bollore.
A questo punto aggiungete le croste di parmigiano e aggiustate di sale.
Coprite il minestrone e lasciatelo sobbollire fino a quando le verdure saranno cotte (ci vorranno circa 50 minuti).
In ultimo aggiungete il prezzemolo e il basilico tritati con un coltello e completate con un giro di olio extravergine di oliva a crudo, aggiungendo del pepe macinato.
Io completo l’opera passando tutto e accompagnando il passato ottenuto con del pane bruscato.
Buon Anno!